domenica 12 giugno 2016

Mein kampf allegato ad un quotidiano

Una scelta di pessimo gusto, un oltraggio alla storia e all'olocausto, una fallimentare scelta di marketing. Pubblicare un libro scritto da un dittatore malato che ha portato il mondo alla rovina, quale allegato ad un quotidiano, equivale a mio parere, alla condivisione di idee condannate dal mondo intero. 
In un paese dove la sensibilizzazione alla lettura dovrebbe essere un motivo per sconfiggere l'ignoranza e dove i giornali cartacei stanno morendo pian piano, si offrono allegati scritti da uomini pazzi e criminali, tanto per vendere qualche copia in più. Passatevi una mano sulla coscienza, vi sono ancora in vita diverse persone vittime dell'atrocità nazista, senza parlare di famiglie che ancora ricordano tristemente la scomparsa dei loro cari durante la guerra o all'interno dei campi di concentramento. Le ferite del secondo conflitto mondiale sono ancora aperte e non sono destinate a finire nel dimenticatoio così in fretta da poter permetterci di divulgare pubblicamente il vergognoso libro di Adolf Hitler. 
Tralasciando i contenuti tristi e malati, molti sanno che mein kampf è un libro scritto male, senza senso, oltre che a offendere l'umanità offende anche lo stile letterario internazionale. 
Nel nostro paese, come del resto in tutto il mondo ci sono milioni di persone che scrivono bene, che hanno tante cose da dire, invito a volgere lo sguardo verso chi usa la propria penna mossa dal cuore, verso chi scrive con ideali di giustizia, verso le anime poetiche, verso chi rispetta l'uomo ed il suo ambiente. 
Con queste iniziative vi tirate la zappa sui piedi, perderete consensi, lettori, quattrini. La gente non dimentica.

Stefano Terraglia