sabato 23 luglio 2016

Attenti all'Europa

Gli ultimi attacchi all'Europa da parte dell'Isis alimentano inevitabilmente i gruppi di estrema destra, che in questo continente, nel passato, si sono ben distinti nel dar vita a quei regimi che hanno cambiato la geo politica internazionale. Se pensiamo con quale odio è cresciuta l'ideologia nazionalsocialista, con quale fervore si è affermato il fascismo e quant'altro abbia contraddistinto la prima metà del secolo scorso, c'è da aver paura. L'Europa, seppur consacrata alle moderne democrazie, spesso ambigue e corrotte, è stata teatro di colpi di scena che hanno segnato nella storia importanti mutamenti della geografia politica del mondo. Continente protagonista della prima e della seconda guerra mondiale, non credo possa essere da meno nel malaugurato caso dovesse affrontare un'altra e forse ultima grande guerra. Gli stati stranieri che a ragione o torto nelle loro risposte, affrontano l'Europa con atti terroristici, devono mettere in conto che il popolo europeo si sta stancando e la rabbia sta crescendo ogni giorno, specialmente negli ambienti più popolari, dove le argomentazioni lasciano più spazio alle reazioni populiste che alla filosofia. La rabbia è rilevante sui social network, specchi attendibili del pensiero collettivo, attualmente orientato verso il giustizialismo più assoluto. Le correnti di pensiero più spicciole si inoculano nelle masse già sofferenti della crisi economica, proponendosi come alternativa assoluta, senza approfondire, cavalcando la rabbia e il desiderio di vendetta.
A mio avviso tutto si sta degenerando, siamo arrivati al punto in cui diventa difficile capire le complesse articolazioni delle politiche internazionali, perché troppo lontane dalla vita quotidiana di ognuno di noi, i nostri sacrifici sono confinati alla vita familiare già difficile da sostenere. Resta di fatto che tutto questo sopportare avrà un limite, il popolo d'Europa conosce quanto può resistere, dopodiché essendo stato sempre capace di rovesciare ogni cosa, lasciando un segno indelebile sull'umanità intera, potrebbe rispondere con politiche barbare. A mio parere si guardino bene coloro che pensano che l'Europa sia una terra in cui si possa fare la guerra con gli attentati, perché la gente si sta stancando e una risposta popolare decisiva potrebbe essere molto più vicina di quanto si possa immaginare e quando avverrà sarà tristemente ricordata. I popoli hanno sempre fatto la storia con poche carezze.

Stefano Terraglia