Innanzitutto, è importante partire sempre con una buona scorta d'acqua, soprattutto in estate o in zone aride. Generalmente si consiglia di portare almeno 2 litri d'acqua al giorno, ma ovviamente la quantità può variare in base alla durata dell'escursione e alle condizioni climatiche.
Tuttavia, capita spesso di dover far fronte a situazioni impreviste, come una perdita d'acqua o un'escursione più lunga del previsto e in questi casi diventa essenziale procurarsi acqua in modo sicuro.
Il primo passo è quello di cercare corsi d'acqua, come torrenti o fiumi, ma non sempre l'acqua è potabile, soprattutto se si tratta di acqua stagnante. In questi casi è fondamentale saper trattare l'acqua per renderla sicura da bere.
Esistono diversi metodi per potabilizzare l'acqua, ad esempio il trattamento con filtri o l'utilizzo di pastiglie apposite, in questo ultimo caso è importante seguire le istruzioni del produttore e rispettare i tempi di attesa necessari per rendere l'acqua potabile. Le pastiglie per potabilizzare vengono semplicemente messe in un contenitore d'acqua e lasciate agire per alcuni minuti, i batteri e altri contaminanti verranno eliminati. Tuttavia, è importante notare che queste pastiglie non eliminano necessariamente i contaminanti chimici o fisici.
In alternativa, è possibile utilizzare dei pozzi o delle sorgenti naturali, ma anche in questo caso è importante fare attenzione alla potabilità dell'acqua. Un'altra opzione è quella di portare con sé un fornello da campeggio e bollire l'acqua per renderla potabile. Tuttavia, è importante notare che la bollitura non elimina eventuali sostanze chimiche nocive come, ad esempio, metalli pesanti o pesticidi.