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venerdì 25 aprile 2025

Internet e smartphone: alleati della protezione cognitiva

Negli ultimi decenni, la trasformazione pervasiva del panorama tecnologico ha avvolto ogni aspetto della vita quotidiana, delineando un mondo dominato dall’interconnessione istantanea e dall’accesso pressoché illimitato alle informazioni. Per anni, l’immaginario collettivo si era assegnato la responsabilità di un ipotetico, progressivo e inesorabile declino delle capacità cognitive, alimentato dalla dipendenza crescente da dispositivi che saturano l’attenzione e minano le funzioni mentali più delicate. Tuttavia, nuove ricerche emergono come veri e propri orientamenti rivoluzionari, gettando luce su un aspetto inesplorato di questa rivoluzione digitale: l’effetto potenzialmente protettivo dell’uso quotidiano di Internet e degli strumenti intelligenti sul cervello, una scoperta che rischia di cambiare profondamente le convinzioni prevalenti sulla relazione tra tecnologia e salute mentale.

 La genesi di un’ipotesi inattesa

Le prime istanze di utilizzo massiccio di Internet e più tardi degli smartphone hanno suscitato un ambito di speculazioni spesso orientato a ipotizzare effetti negativi, come il senso di isolamento, la diminuzione delle capacità mnestiche o la facilità con cui si sviluppano forme di dipendenza. In tale contesto, il pensiero dominante enfatizzava una sorta di “distruzione” digitale del cervello, alimentato da reports di giovani che si isolano socialmente, o di anziani che si dimenticano di compiti semplici, attribuendo a questa nuova intelligenza esterna un ruolo di oppressione alla tradizionale capacità cognitiva umana. La narrativa dominante si suffraga di numerosi studi, più orientati a individuare i rischi che i benefici, alimentando un paradosso che relegava l’interconnessione a un mero veicolo di distrazione piuttosto che a uno stimolo neurologico.

Tuttavia, a dispetto di questa percezione, alcuni ricercatori si sono spinti oltre, lavorando a ricerche che sfidano le convinzioni più radicate. La più recente introspezione di un team di scienziati universitari delle università del Texas e della Baylor ha prodotto dati a dir poco sorprendenti: una meta-analisi che ha analizzato 136 studi, coinvolgendo un totale di 411.430 persone appartenenti a fasce di età tra la maturità e la senilità. I risultati ottenuti rischiano di sovvertire le fondamenta di molteplici teorie diffuse in ambito neuroscientifico e psicologico, portando un’onda di riflessione di vasta portata sulla sana interazione tra uomo e tecnologia.

Un nuovo paradigma: i benefici nascosti delle tecnologie digitali

L’indagine, pubblicata sulla prestigiosa rivista «Nature Human Behavior», si inserisce in un filone di ricerca che mira a decifrare l’effetto di lungo periodo dell’uso di strumenti digitali sulla composizione e sulla resilienza cerebrale. I dati emersi coagulano un quadro che vede l’impiego quotidiano dei dispositivi digitali come una sorta di esercizio cognitivo di elevato impatto, capace di potenziare le funzioni mentali più delicate, come la risoluzione dei problemi, il pensiero critico e anche la capacità di integrazione dell’informazione.

L’utilizzo di Internet e degli smartphone da parte della prima generazione che ha adottato regolarmente tali strumenti ha, secondo gli studi, contribuito a una significativa riduzione del rischio di declino cognitivo e di demenza, calcolato attorno a una percentuale del 58%, rispetto alla media generale della popolazione. Si tratta di numeri che sfidano le convinzioni più conservative, facendo emergere un ruolo inatteso e positivo delle tecnologie digitali sul tessuto neuronale di usura. La possibilità che l’apprendimento di nuove attività legate all’uso di piattaforme online, esercizi di scrittura, analisi di dati e navigazione complessa abbiano promosso una sorta di allenamento cerebrale permanente, afferma l’analisi, non trova precedenti in letteratura, perlomeno nel contesto così ampio e rappresentativo di popolazioni mature e anziane.

La Neuroplasticità in formazione: un ruolo chiave delle nuove modalità di confronto cognitivo

Tutto questo non deriva semplicemente dall’atto passivo di stare connessi, ma dall’attività inesplorata di un cervello che, quando si confronta con complessità, diventa più robusto. La capacità di esercizio continuo, derivante dal risolvere problemi complessi durante la navigazione, dall’ideazione di nuove strategie di comunicazione attraverso social media o dall’utilizzo di applicazioni innovative, si traduce in una stimolazione neuroplastica che mantiene attiva e in forma la materia grigia, contribuendo a preservare le capacità mentali in fase avanzata.

La somma di questa attività, come confermato da uno degli autori principali della ricerca, il professore di psicologia e neuroscienze Michael Scullin, “mette in evidenza come i benefici dell’adozione di tecnologie digitali siano molto più articolati e profondi di quanto si supponesse in passato, tanto che i rischi di declino cognitivo si riducono in modo marcato, anche considerando variabili sociali ed economiche.” Un dato che corrisponde a una considerazione fondamentale: le tecnologie digitali, quando usate consapevolmente e con metodo, possono rappresentare un potente alleato dell’intelligenza, soprattutto in età matura e senile, periodi solitamente associati a un naturale deterioramento delle facoltà neurologiche.

La sfida della comunicazione intergenerazionale e le implicazioni per la salute pubblica

La portata di questa scoperta si estende oltre le mura accademiche o i laboratori di ricerca, ponendo interrogativi essenziali circa le strategie di prevenzione e gli approcci terapeutici nelle politiche sanitarie pubbliche. La relazione tra uso di tecnologie e incremento delle funzioni cognitive invita a ripensare le modalità di diffusione di competenze digitali tra le fasce di popolazione più vulnerabili, senza i pregiudizi che troppo spesso hanno limitato l’assunzione di questi strumenti come idonei alla prevenzione.

In un mondo dove si assiste a un invecchiamento progressivo della popolazione, le implicazioni di tali risultati risultano di un’attualità e di un’importanza massime. Potenzialmente, sviluppare programmi educativi e di stimolazione cognitiva basati sulle tematiche digitali non potrebbe che contribuire a una maggiore autonomia e qualità di vita delle persone anziane, riducendo il carico sulle strutture sanitarie e migliorando complessivamente il benessere psico-fisico.

Rischi e opportunità: un equilibrio da mantenere

Sebbene i risultati siano positivi e invitino a una revisione della percezione circa l’impatto delle tecnologie sulla salute mentale, rimane indiscusso un confine sottile tra beneficio e rischio. La congestione informativa e la dipendenza da social media, se mal gestite, rischiano di introdurre nuovi aspetti problematici quali l’ansia, la depressione o la perdita di attenzione. La chiave sta nel trovare un equilibrio tra utilizzo attivo e consapevole e una gestione adeguata delle proprie attività digitali, che deve essere calibrata in modo da cercare stimoli vari e di qualità.

Le piattaforme online, di fronte a questa scoperta, potrebbero anche evolversi in modo più mirato, offrendo ambienti più interattivi, complessi e cognitivamente stimolanti, spacciando non più il digitale come semplice fonte di distrazione ma come vero e proprio esercizio di rafforzamento mentale. La strada da percorrere richiede dunque un’educazione digitale che sappia unire piacere e formazione, in modo che le innovazioni tecnologiche diventino alleate autentiche della memoria e della capacità di adattamento di ogni individuo.

Dati e statistiche

- Uno studio ha evidenziato che il rischio di declino cognitivo associate all’uso regolare di Internet e smartphone si riduce del 58% rispetto alla media, con benefici evidenti su lungo termine.

- La meta-analisi di 136 studi coinvolgenti oltre 400.000 soggetti ha confermato l’impatto positivo delle tecnologie digitali sulla salute cerebrale.

- La capacità di promuovere la neuroplasticità attraverso attività online coinvolte in risoluzione di problemi e gestione di informazioni complesse rappresenta una delle novità più rilevanti.

- Le tecnologie, quando utilizzate con consapevolezza, possono rappresentare strumenti di prevenzione e di stimolazione cognitiva, riducendo i costi sociali delle malattie neurodegenerative.

Fonti:  

Ansa

- «Nature Human Behavior» (pubblicazione della meta-analisi)  

- Ricerca dell'Università del Texas e Baylor University, pubblicata nel 2023  

- Dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla diffusione dell’età avanzata e delle sfide correlate  

- Rapporti statistici dell’Associazione Americana di Neurologia e dati epidemiologici europei

In realtà, una nuova narrazione sulla tecnologia emerge dall’orizzonte scientifico, aprendoci a un paradigma innovativo in cui strumenti un tempo considerati causa di alienazione si rivelano, se usati con misura e consapevolezza, come possibili vigorosi alleati del benessere cerebrale. La sfida consiste nel coltivare questa sinergia tra uomo e macchina, affinché possa tradursi in un progresso collettivo, capace di preservare la complessità e l’intensità della vita mentale anche in un’epoca di rapidissime trasformazioni digitali.

lunedì 30 dicembre 2024

Nuove Leggi sulla Cannabis e Guida: L'Incompetenza del Governo e le Conseguenze per i Pazienti

Nel panorama politico e sociale italiano, uno dei temi più discussi riguarda l'uso della cannabis e le sue implicazioni legali, soprattutto in relazione alla guida. Il recente dibattito alimentato dalle dichiarazioni del ministro Matteo Salvini ha sollevato preoccupazioni e reazioni, tanto che diversi professionisti del settore legale e medici si sono espressi contro le normative proposte, accusando il governo di ignoranza e di disinteresse nei confronti delle reali necessità dei cittadini. Un video realizzato da Matteo Gracis, che critica le dichiarazioni di Salvini, ha scatenato un'ondata di discussioni. La questione ruota attorno all'affermazione che una persona che ha fumato cannabis la domenica non dovrebbe essere in grado di guidare il martedì, anche se i suoi effetti sono ormai svaniti. Questo, secondo Mazzucco, è un esempio di disinformazione e di politiche populiste che ignorano le reali necessità delle persone.

La discussione parte dalla proposta di Salvini di inasprire le pene per chi guida sotto l'influenza della cannabis, anche se la persona non è più sotto l’effetto della sostanza. Il problema che emerge è che molti malati, in particolare quelli oncologici e altri pazienti che fanno uso di cannabis medica, potrebbero trovarsi in difficoltà. Infatti, la cannabis medica è una terapia che necessita di un'assunzione regolare, e spesso chi la utilizza non è in grado di prevedere con certezza se i suoi effetti siano ancora attivi giorni dopo l'assunzione. L'associazione degli avvocati di Roma ha persino intrapreso una causa contro il governo per difendere i diritti di queste persone, che rischiano di trovarsi con la patente sospesa senza motivo, pur non essendo più sotto l'effetto della sostanza.

L'analisi di Mazzucco punta il dito contro l'approccio ignorante e superficiale di Salvini, che, pur non comprendendo appieno la questione, prende decisioni che vanno a danneggiare chi già si trova in difficoltà. L'atteggiamento di indifferenza generale nei confronti di questo problema è aggravato dal fatto che, secondo Mazzucco, la maggior parte delle persone non si preoccupa di questi temi perché non si ritiene coinvolta personalmente. In un commento che Mazzucco riporta, Matteo Gracis afferma che il vero problema è che la gente non si interessa a queste questioni finché non le riguarda direttamente, adottando un atteggiamento egoista che non considera le problematiche degli altri, in particolare quelle legate all’uso terapeutico della cannabis.

Il video di Gracis evidenzia anche il pericolo rappresentato dalle politiche di Salvini, che sembrano guidate da una logica autoritaria e da una comprensione limitata della realtà. Il ministro, infatti, appare determinato a punire chiunque venga trovato sotto l'influenza della cannabis, senza considerare le differenti circostanze in cui questa può essere usata, come nel caso della cannabis medica. In un contesto in cui il governo non sembra mostrare apertura al dialogo e alla comprensione delle reali esigenze dei cittadini, la situazione si complica ulteriormente.

L'ignoranza su questi temi, unita alla mancanza di ascolto delle voci competenti, è un grosso problema, come sottolinea Mazzucco. Il ministro Salvini, nonostante la sua posizione di responsabilità, sembra avere una visione ristretta e poco informata sul tema, facendo prevalere la retorica della "guerra alla droga" piuttosto che cercare soluzioni equilibrate che possano tutelare sia la sicurezza stradale che i diritti di chi utilizza la cannabis per motivi medici. Questo approccio rischia di creare confusione e ingiustizie, penalizzando ulteriormente le persone vulnerabili.

In conclusione, la questione della cannabis e della guida è solo uno degli esempi di come le politiche siano spesso influenzate da pregiudizi e mancanza di conoscenza. Il caso sollevato da Mazzucco e Gracis è un monito su come le decisioni politiche possano avere ripercussioni negative su chi già affronta situazioni di difficoltà. La discussione su questo tema deve essere affrontata con maggiore serietà e competenza, per evitare di danneggiare ulteriormente chi ha bisogno di soluzioni terapeutiche e non di provvedimenti populisti e inadeguati.

domenica 27 ottobre 2024

CHIEF: L'Intelligenza Artificiale di Harvard che Cambierà la Diagnosi del Cancro

La Harvard Medical School ha annunciato un'importante innovazione nel campo dell'intelligenza artificiale: un modello chiamato CHIEF (Clinical Histopathology Imaging Evaluation Foundation), capace di identificare con un'accuratezza del 96% ben 19 tipi di cancro. Questo risultato senza precedenti è stato possibile grazie all'addestramento di CHIEF su un'enorme mole di dati, pari a 44 terabyte, che gli consente non solo di individuare il cancro, ma anche di fornire approfondimenti e consigli sulla patologia identificata. La peculiarità del modello è la sua struttura multimodale, cioè la capacità di elaborare sia immagini che testo, proprio come fa GPT-4 Vision, utilizzando un sistema di encoder specializzati per analizzare i dati visivi e testuali in modo combinato e ottenere previsioni cliniche dettagliate.

CHIEF opera creando una sorta di “fette” virtuali delle immagini di tessuti, chiamate "tiles", che rappresentano sezioni specifiche di un organo. Queste immagini sono successivamente elaborate da un sistema di image encoder, che trasforma ogni sezione in un vettore d'embedding per consentire al modello di interpretare con precisione le caratteristiche della patologia. Parallelamente, la parte testuale passa attraverso un encoder di testo basato sulla tecnica CLIP (Contrastive Language-Image Pretraining), una tecnologia che proietta il testo e l’immagine nello stesso spazio vettoriale, favorendo l’associazione tra descrizioni testuali e immagini specifiche. Una volta integrati, questi dati permettono a CHIEF di formulare una diagnosi, predire l’origine del tumore, individuare eventuali biomarcatori e fornire stime prognostiche.

L'addestramento di CHIEF si è basato su un dataset multimodale che includeva 15 milioni di immagini senza etichette e 60.000 immagini di tessuti da 19 siti anatomici differenti. Durante il pre-training, il modello ha imparato a riconoscere le caratteristiche salienti dei dati senza bisogno di etichettatura umana, sviluppando una profonda conoscenza della struttura delle immagini mediche. L'efficacia del modello è stata ulteriormente confermata durante i test su 19.400 immagini provenienti da 32 dataset indipendenti raccolti a livello globale, ottenendo prestazioni superiori del 36,1% rispetto ai precedenti modelli di riferimento.

Oltre ad Harvard, anche altre istituzioni, come l'Università di Cambridge, stanno sviluppando modelli di IA in ambito oncologico. Cambridge ha recentemente lanciato un modello basato sul DNA, capace di individuare 13 tipi di cancro con un'accuratezza del 98%, mentre un altro sistema, denominato Cancer GPT, studia come le combinazioni di farmaci possano influire sui pazienti. Questi progressi dimostrano come l'intelligenza artificiale possa diventare uno strumento fondamentale per migliorare la salute pubblica, riducendo i tempi di diagnosi e rendendo i trattamenti più mirati.

Alla fine della presentazione, viene posta una domanda stimolante: a chi affideresti la tua salute tra un medico umano con un'accuratezza del 90% e un sistema di IA con un'accuratezza del 96%? L'interrogativo solleva riflessioni profonde sulla fiducia e sull'etica dell'impiego dell'intelligenza artificiale in ambito sanitario, indicando come queste tecnologie siano destinate a rivoluzionare il nostro modo di concepire la diagnosi e il trattamento delle malattie.

Fonte: Harvard Medical School

venerdì 2 agosto 2024

Consigli Estivi per Escursioni Sicure: Allenamento e Benessere


È estate e con il caldo siamo più inclini a svolgere attività all'aperto. Noi di Spazio Informazione Libera amiamo le escursioni, anche se ultimamente le abbiamo ridotte a causa di numerosi impegni. Tuttavia, manteniamo un allenamento costante per restare in forma e pronti per un'escursione in qualsiasi momento.

Consigliamo di evitare l'attività fisica durante le ore più calde del giorno. Le temperature elevate, aggravate dai cambiamenti climatici, possono causare malori. È preferibile rimandare l'attività alla sera o al mattino, quando le temperature sono più basse e il corpo è più riposato.

È fondamentale non superare le proprie capacità fisiche, specialmente per chi ha più di 50 anni o soffre di patologie, come problemi cardiaci. È importante seguire un programma regolare di attività fisica per vedere dei risultati. Inoltre, è essenziale abbinare l'esercizio a una corretta alimentazione per evitare di vanificare gli sforzi fatti.

Dal punto di vista mentale, l'attività fisica rilascia endorfine, migliorando il benessere interiore e mentale. Questo aiuta a essere più produttivi e positivi.

Per motivarsi, consigliamo di ascoltare podcast o musica durante l'esercizio. I podcast possono essere un ottimo accompagnamento, offrendo contenuti su vari argomenti. Anche la musica, con playlist dedicate allo sport, può migliorare l'esperienza, soprattutto in ambienti urbani dove il contesto naturale è assente.

In sintesi, è importante trovare un equilibrio tra le proprie esigenze e l'ambiente circostante per mantenere la forma fisica senza rischi.

sabato 13 luglio 2024

Ascolta e Rilassati con le Frequenze a 432 Hz "Serene Harmony"

Immergiti in un'oasi di pace con "Serene Harmony at 432 Hz". Questa traccia musicale di 10 minuti è progettata per restituire benessere interiore e tranquillità. Indossa le tue cuffie, trova un luogo comodo e lasciati avvolgere dalla magia delle frequenze rilassanti a 432 Hz.

Le frequenze a 432 Hz sono note per le loro proprietà benefiche sul corpo e sulla mente. Si ritiene che queste frequenze risuonino in armonia con la natura e l'universo, promuovendo un senso di pace e benessere. Ascoltando questa musica, potrai sperimentare una riduzione dello stress, un miglioramento dell'umore e una maggiore chiarezza mentale. La melodia delicata e armoniosa ti aiuterà a rilassarti profondamente, favorendo un equilibrio interiore e una sensazione di serenità. Tuttavia, è importante notare che la scienza non ha ancora fornito prove definitive sull'effettivo beneficio di questa musica. Molte delle affermazioni riguardanti le frequenze a 432 Hz si basano su testimonianze personali e tradizioni culturali, piuttosto che su studi scientifici convalidati. Questo non diminuisce necessariamente l'esperienza personale che molti trovano positiva, ma è fondamentale avere un approccio critico e consapevole.

giovedì 7 marzo 2024

Spengono un Gene Difettoso Senza Modificare il DNA - Una Rivoluzione Epigenetica

Per la prima volta, un'innovazione scientifica all'avanguardia è stata realizzata presso l'ospedale San Raffaele di Milano, dove un gruppo di ricercatori è riuscito a sopprimere un gene specifico responsabile dell'ipercolesterolemia. Questo traguardo è stato raggiunto senza alterare il DNA, segnando un importante progresso nel campo della medicina genetica. Questa tecnica, ancora non testata sull'uomo, apre le porte a future terapie per varie malattie genetiche mediante l'approccio epigenetico.

Il cuore di questa scoperta risiede nella capacità di controllare l'espressione genetica senza modificare la sequenza del DNA stesso. La nostra comprensione del DNA, che contiene circa 3 miliardi di elementi e si estende per circa 2 metri se srotolato, ha permesso di identificare come le cellule possano attivare o sopprimere specifici geni. Questo processo è fondamentale per determinare la funzione delle varie cellule nel corpo, dal momento che ogni tipo di cellula attiva solo certi geni e ne sopprime altri.

La tecnica sperimentata al San Raffaele sfrutta l'epigenetica, lo studio di come i geni vengano attivati o disattivati senza cambiare la sequenza del DNA. Ciò è possibile attraverso meccanismi che includono l'arrotolamento del DNA attorno a proteine chiamate istoni e l'aggiunta di gruppi metilici (CH3) in zone specifiche vicino ai geni, modulando così la loro espressione.

In particolare, i ricercatori hanno mirato al gene PCSK9, il cui ruolo è cruciale nel metabolismo del colesterolo. Mediante la modifica di una proteina naturale, hanno indotto la soppressione di questo gene nelle cellule del fegato di topolini, riducendo significativamente i livelli di "colesterolo cattivo" e dimostrando l'efficacia di questa approccio. Sorprendentemente, la soppressione del gene è stata mantenuta per l'intera durata dell'esperimento, 11 mesi, e trasmessa anche alle cellule figlie, suggerendo una potenziale cura duratura per l'ipercolesterolemia.

Questa ricerca apre nuove frontiere nel trattamento delle malattie genetiche, offrendo un'alternativa alle terapie genetiche che modificano direttamente il DNA e portano con sé il rischio di mutazioni indesiderate. Gli esperti sperano che questa tecnica possa essere presto applicata a una vasta gamma di condizioni genetiche, rivoluzionando l'approccio alla medicina personalizzata e alla terapia genetica.

Con l'avanzamento della ricerca e l'eventuale applicazione sull'uomo, ci avviciniamo a un futuro in cui malattie precedentemente considerate incurabili potrebbero essere trattate efficacemente e sicuramente, sfruttando i meccanismi naturali del nostro corpo per ristabilire l'equilibrio genetico. Questo studio non solo evidenzia il potenziale dell'epigenetica nella cura delle malattie genetiche ma sottolinea anche l'importanza della ricerca continua per esplorare e sfruttare i meccanismi biologici alla base della vita umana.

Fonte

giovedì 29 giugno 2023

L'importanza dell'acqua durante le escursioni

L'importanza dell'acqua durante le escursioni è fondamentale per garantire il benessere e la sicurezza dei partecipanti. Durante le attività all'aperto, il corpo umano può perdere grandi quantità di liquidi a causa dell'attività fisica e delle condizioni climatiche. Bere acqua a sufficienza mantiene l'organismo idratato, permettendo di mantenere alti livelli di energia e prestazioni ottimali. Inoltre, l'acqua aiuta a regolare la temperatura corporea e prevenire l'insorgenza di colpi di calore o svenimenti. Assicurarsi di portare con sé una quantità adeguata di acqua potabile durante le escursioni è quindi fondamentale per godersi appieno l'esperienza all'aria aperta in modo sicuro e confortevole


venerdì 3 marzo 2023

Evasione e benessere: Camminare nella natura con i nostri video

Camminare nella natura è un'attività che può portare numerosi benefici alla salute mentale e fisica. Gli studi dimostrano che una passeggiata in un ambiente naturale aiuta a ridurre lo stress e l'ansia, migliorare l'umore e aumentare la creatività. Inoltre, l'esposizione al sole aiuta il corpo a produrre la vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa. La Toscana è una regione con co paesaggi mozzafiato che vanno dalle colline della Val D'Orcia alle vette dell'Appennino. Il nostro canale YouTube vi porterà in escursioni attraverso questi luoghi meravigliosi, offrendovi una prospettiva completamente nuova su questi posti. Potrete osservare la naturai, ascoltare il suono del vento tra gli alberi e ammirare panorami che vi lasceranno senza fiato.

Ma ricordate, guardare i video non può sostituire l'esperienza diretta. Perciò, se siete pronti ad immergervi nella natura, vi invitiamo a visitare il nostro canale YouTube per ottenere informazioni utili su escursioni e percorsi.  Naturalmente, saremo felici di accogliervi sul nostro canale con nuovi video e aggiornamenti regolari. Iscrivetevi per rimanere aggiornati su tutte le nostre avventure nella natura!

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sabato 29 gennaio 2022

Sciopero infermieri del 28 gennaio 2022

Il 28 di gennaio 2022 gli infermieri aderenti al sindacato Nursind hanno manifestato a Firenze di fronte al palazzo della Giunta della Regione Toscana. Abbandonati dalle istituzioni, con turni di lavoro massacranti, i mancati riconoscimenti professionali anche in virtù dell'emergenza pandemica in corso, ma soprattutto con uno stipendio tra i più bassi d'Europa.

 

domenica 17 ottobre 2021

La perdita della ragione

Mi risulta difficile credere che vi sia ancora un'insana minoranza che spende il proprio tempo per partecipare a manifestazioni che inneggiano al non vaccinarsi e a trasgredire le regole comportamentali nel contesto di questa grave pandemia. Mi risulta ancora più difficile giustificare che queste persone accettino di essere affiancate da gruppi di estrema destra che per loro natura simpatizzano con periodi storici di totale assenza di libertà. Credo che tutte queste manifestazioni siano l'esplosione dell'ignoranza fondamentale, tra l'altro alcuni noti giornalisti hanno evidenziato molto bene il profilo di gran parte di questi personaggi che partecipano a questi eventi insensati. Persone che non sanno mettere due parole insieme, che hanno costruito le loro convinzioni attraverso la visualizzazione di un eccessivo numero di video pubblicati sui social dove, purtroppo anche qualche uomo di scienza, ha scelto di rendersi schifosamente visibile demolendo proprio quei valori che invece andavano difesi. I no vax, i no green pass, i no tutto...fenomeni perversi e marci di una società senza alcun ideale, dove consumismo, noia, sonno e narcosi hanno determinato purtroppo questa sindrome che di fatto è pericolosa quasi quanto la pandemia. Il riferimento più reclamato da questi abbrutiti è la libertà, la libertà di poter fare quello che gli pare, di rifiutare il vaccino a tal punto da perdere persino il posto di lavoro, le amicizie, il consenso. Una vera e propria comunità di idioti, che non comprendono l'importanza del vivere civilmente come cittadini, come uomini. Parlare di libertà quando loro, per primi, con il loro rifiuto a vaccinarsi contribuiscono ad ostacolare il contenimento della pandemia è un paradosso, come paradosso è l'intenzione di farne una bandiera quasi politica, sfidando persino l'ampia maggioranza di persone che hanno scelto la ragionevolezza. Ritrovarli poi, da non vaccinati, a pesare sul sistema sanitario e in alcuni casi a lottare tra la vita e la morte affetti dalle varianti più pericolose del Covid è ingiustificabile e per quel che mi riguarda non mi restituiscono compassione, ma rabbia. Da sanitario adempio in silenzio al mio dovere trattando ognuno di questi scellerati come qualsiasi altro paziente, ma dentro di me non riesco a risolvere, a metabolizzare, a comprendere. Mi viene da pensare ai popoli poveri di gran parte del mondo, di cui nessuno parla, dove la pandemia da Covid-19 ancora oggi produce migliaia di morti, laddove la copertura vaccinale scarseggia per svariati motivi politici ed economici. Mi viene da pensare che la libertà di informarsi, di esprimere le proprie idee sui social, di poter manifestare liberamente siano conquiste immeritate e sostengo che ci vorrà tanto tempo ancora affinché l'uomo riesca a distinguere in maniera inequivocabile la ragione dalla follia. Ma soprattutto mi auspico che l'umanità riesca a riconquistare gli spazi sociali tangibili, perché probabilmente il vivere dietro uno schermo ad alcuni ha distorto la realtà delle cose.

Stefano Terraglia

venerdì 19 marzo 2021

La Spagna legalizza l'eutanasia

Così la Spagna diventa uno dei sette paesi al mondo a legalizzare l'eutanasia. I particolari nel video condiviso dal canale YouTube di Fanpage

venerdì 12 marzo 2021

Covid-19 e surriscaldamento globale

Potrebbe essere il cambiamento climatico la causa che ha scatenato la pandemia. Lo sono convinti gli studiosi di Cambridge dopo aver osservato il comportamento dei pipistrelli che si sono spostati nella regione Yunnan. I particolari nel video condiviso dal canale YouTube di Woman Times WebTV.

venerdì 19 febbraio 2021

Cambia il clima, cambia la salute - Podcast

I cambiamenti climatici sono uno scossone per ogni cosa, rendono instabile l'ecosistema ed è probabile che questa instabilità possa favorire l'insorgere di epidemie e pandemie più o meno gravi. L'attenzione del mondo, dopo la triste esperienza del Covid-19, dovrebbe orientarsi molto verso questo aspetto. La vita della Terra è importante e dobbiamo preservarla sempre.

 

giovedì 28 gennaio 2021

Innovazione terapeutica nelle malattie Infiammatorie croniche

Il canale YouTube "Medicina e Informazione" con questo video ci illustra le innovazioni terapeutiche nelle patologie infiammatorie croniche.

domenica 24 gennaio 2021

Vaccino Covid, 2,5 milioni di dosi in Italia a fine gennaio

Lo annuncia il Prof. Franco Locatelli nel corso di una conferenza stampa sull'analisi del monitoraggio regionale Covid-19. I particolari nel video condiviso dal canale YouTube di Vista.

mercoledì 13 gennaio 2021

Gorilla positivi al Covid

San Diego, Zoo Safari Park, almeno tre gorilla si sono ammalati di Covid, i loro sintomi sono tosse e congestione nasale, le loro condizioni non sono comunque preoccupanti. I particolari nel video condiviso dal canale YouTube di Fanpage.

domenica 10 gennaio 2021

Vaccino Pfizer e Moderna le differenze

Le differenze tra i due vaccini Pzifer e Moderna spiegati dal Prof. Locatelli in questo video condiviso dal canale YouTube di Vista.

mercoledì 30 dicembre 2020

Insultata l'infermiera che ha fatto per prima il vaccino

Ci mancava anche questo triste episodio ad opera di alcuni delinquenti No-Vax e negazionisti che hanno preso d'assalto la dottoressa Claudia Alivernini, l'infermiera prima vaccinata in Italia contro il Covid, riempiendola di insulti sulla rete. La pochezza umana incarnata in quei delinquenti non l'ha risparmiata. Sono molti gli episodi dove improvvisati esperti di virologia con la terza media presa a calci nel sedere offrono le loro sconsiderate opinioni un po' ovunque, cercando di demolire le iniziative volte all'invito a vaccinarsi per sconfiggere questa triste pandemia. Ma le offese sui social verso chi ha scelto di vaccinarsi sono dei veri e propri crimini e andrebbero denunciati. A questa triste ondata di ignoranti si aggiunge anche qualche sanitario in cerca di visibilità che con considerazioni complottistiche alimenta il fervore dell'esercito di negazionisti idioti. Fortunatamente questi leoni della rete sono una minoranza che si nutre di videini di YouTube, post di pagine farlocche, fake news e consigli del salumiere. Si inventano di avere un "cuggino" che gli ha detto...o un amico che li ha consigliati...o spesso in preda ad una patologica eccitazione fanno coda con i loro commenti ai post più beoti. Si sono svegliati tutti durante il covid ed io li immagino puzzolenti in quanto la poca igiene per loro è una scelta. Niente vaccino,  niente mascherina e forse niente preservativo nei rapporti occasionali, in quanto per loro come non esiste il Covid, forse non esiste neanche l'AIDS e malattie varie. Come riconoscerli? Semplice...leggete come scrivono, come si esprimono,  guardate i loro profili e le loro facce. Hanno la sfiga dipinta negli occhi, non mettono insieme quattro parole e spesso si camuffano dietro pietosi copia-incolla raccattati chissà dove. Come combatterli? Semplice, eliminateli dai vostri contatti, isolateli, fateli ritornare a discorrere al bar o dal lattaio, perché solo chi ha paura di perderli come clienti può dargli ragione, ma è una ragione di circostanza che vale un litro di latte e niente altro.

Stefano Terraglia (Infermiere)

sabato 19 dicembre 2020

Conte, Il DPCM di Natale

Ed ecco il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa che illustra le misure di contenimento per il Natale 2020. Video condiviso dal canale YouTube di trmh24.

giovedì 10 dicembre 2020

Leoni positivi al Coronavirus nello zoo di Barcellona

Quattro leoni sono risultati positivi al Coronavirus nello zoo di Barcellona, ignote le cause del contagio. I particolari nel video condiviso dal canale YouTube di Fanpage.