Meta si appresta a lanciare una novità significativa su WhatsApp, introducendo una funzionalità pensata per arginare il dilagante problema della disinformazione e delle fake news. Questa innovativa opzione, denominata "Ask Meta AI", promette di permettere agli utenti di verificare in tempo reale i contenuti ricevuti in chat, senza la necessità di abbandonare l'applicazione. La scoperta è stata fatta dal sito specializzato WaBetaInfo, che l'ha individuata in un recente aggiornamento dell'app per Android (versione 2.25.23.24).
Il funzionamento è intuitivo: per sottoporre una notizia o un messaggio a verifica, l'utente dovrà selezionare "Ask Meta AI" dal menu dell'applicazione. Il contenuto verrà quindi automaticamente inoltrato al chatbot di Meta, al quale l'utente potrà porre domande specifiche per ottenere chiarimenti o conferme. Al momento, la funzione è disponibile in fase di test solo per un gruppo selezionato di utenti, ma si prevede un rilascio graduale per tutti, segnando un passo importante nella strategia di Meta per contrastare la diffusione di informazioni errate.
L'impegno di Mark Zuckerberg e della sua azienda nel contenere la "piaga" della disinformazione è evidente. Su piattaforme di messaggistica come WhatsApp, le notizie false e le "catene di Sant'Antonio" possono viaggiare a una velocità impressionante, influenzando l'opinione pubblica e, in alcuni casi, causando danni concreti. Già in passato, WhatsApp aveva introdotto misure per limitare l'inoltro indiscriminato dei messaggi, dimostrando una consapevolezza della responsabilità sociale che deriva dalla gestione di una piattaforma con miliardi di utenti. Questa nuova funzione è l'ennesima dimostrazione di tale impegno, che sposta l'accento sulla verifica attiva e personalizzata del contenuto.
Tuttavia, l'implementazione di un sistema basato sull'intelligenza artificiale solleva anche interrogativi importanti, che si collocano al confine tra il rigore scientifico della tecnologia e la profonda complessità dell'esperienza umana. L'intelligenza artificiale, sebbene potente, è nota per le sue occasionali "allucinazioni", ovvero la capacità di generare informazioni errate o prive di fondamento. Senza una supervisione umana costante e un addestramento impeccabile, il rischio è che lo strumento stesso possa, inavvertitamente, contribuire alla confusione. Questa sfida richiede una riflessione sulla necessità di educare gli utenti a mantenere un approccio critico, riconoscendo che la tecnologia è un alleato nella ricerca della verità, non un sostituto del discernimento umano.
Parallelamente a questa innovazione, WaBetaInfo riporta l'introduzione di altre funzionalità interessanti su WhatsApp. Tra queste spicca una nuova impostazione per i messaggi effimeri, quelli che scompaiono dopo un certo periodo di tempo. Le nuove opzioni permetteranno agli utenti di selezionare timer di scomparsa più brevi rispetto a quelli attuali, introducendo intervalli di 1 ora e 12 ore. Queste aggiunte mirano a offrire maggiore controllo e privacy nella gestione delle conversazioni digitali.