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Tra il silenzio, lo scricchiolio della plastica delle bottiglie d'acqua fornite da alcuni volontari e l'alternarsi di un mugolio e l'abbaio di un cane si celebra la funzione.
Non si sentono rumori di macchine né di motori, solo il lieve e bellissimo canto che proviene dalla chiesa.
Il carro, i fiori, gli applausi e i palloncini bianchi aspettano l'arrivo di quella bara.
Prima un palloncino e a seguire un altro sono volati in cielo scappati dal “gruppo” senza aspettare di essere ripresi dalle telecamere.
Eccolo...prende quel posto che l'ira e l'indifferenza gli hanno riservato.
Adesso i palloncini bianchi sono tutti uniti in un volo nel cielo a indicargli la via.
Questo è stato il funerale di Niccolò, proviamo a concepirlo con la fantasia senza bisogno di immagini.
Forse...se l'impulso al riprendere tutto e comunque fosse venuto meno e avesse prevalso il senso di difesa, di unione e di rispetto, oggi sarebbe stata una giornata d'agosto come tante calda e afosa a Casellina anche per lui.
Alessandra Lombardi