Sabato 18 giugno 2016, a Firenze si è svolto il “Toscana Pride”. Spazio informazione libera avrebbe voluto esserci, ma purtroppo fisicamente non siamo riusciti a partecipare.
Se ci fossimo stati avremmo raccolto non solo le solite interviste, ma avremmo potuto condividere quel lutto ignorato fin troppo, ma fortemente sentito nei cuori e nelle menti di questi ragazzi. Quel lutto che ha sicuramente scaturito sentimenti di aggregazione, solidarietà, intima rivalsa per un oltraggio subìto. Per molti giorni, non li ho contati, ma erano molti, ho visto scorrere nei social network foto di profili con lo sfondo dei colori della bandiera francese, quale atto di solidarietà per la strage di Parigi, condivisi dagli stessi gay, quelli che spesso molti di voi definiscono "diversi". Loro non si sono fatti problemi di sesso, si sono schierati con la solidarietà comune come veri uomini e donne.
Gli etero invece, quelli che si considerano i normali nel mondo, non si sono sprecati nemmeno in un messaggio di cordoglio o quanto meno un messaggio di solidarietà umana per la strage di Orlando.
Nessuno ha vestito la bandiera statunitense. Tutti hanno continuato a percorrere la propria strada, si sono messi davanti ad un televisore e hanno aspettato la partita degli europei.
Europei che si svolgono in una Francia a mio avviso confusa, visto che di giorno lotta con vigore e determinazione contro le riforme sul lavoro e di notte, per festeggiare gli ipotetici passi avanti, diventa il ring di tifosi violenti che si scontrano per motivi futili. Quel maledetto pallone che rimbalza da un piede ad un altro spesso corrotto e calciato da giocatori che vengono pagati fior di quattrini, fa sempre più schifo.
I più squallidi sono proprio i tifosi, che tutto hanno fuori che l'orgoglio dei nobili ideali.
Ancora più vergognoso è che in un campo gremito di migliaia di persone e milioni di altre davanti ad uno schermo, nessuna delle squadre si è degnata di indossare una fascia a lutto, ne di ricordare la strage di Orlando con il solito minuto di silenzio, di solito rispettato in tutte le circostanze del genere. In una Francia abbracciata da tanta giusta solidarietà per il lutto subito a Parigi, forse mi sarei aspettata anche una sospensione della partita. Su questi cinquanta ragazzi scomparsi che hanno pagato con la vita quello che tutti ritengono peccato, ma che è semplicemente il diritto di vivere il proprio amore, c'è stata un'indifferenza assoluta.
L'arroganza nel giudicare porta spesso a imporsi come esseri perfetti, ma l'ignoranza retrograda fatta di spregevoli pregiudizi non conferma di certo questa teoria.
Da quando ero bambina, e mi rivolgo a tutti i cattolici, a mio avviso i più ipocriti, mi chiedo: “Se Adamo ed Eva sono stati un uomo e una donna che hanno dato vita al mondo, ma hanno concepito Caino e Abele, due figli maschi, l'umanità con quale stratagemma divino si sarebbe evoluta?
Incesto? Omosessualità? Pedofilia? Cos'altro?
Oggi che sono una donna ormai matura, rifletto ancor di più e cerco ancora di darmi una risposta al quesito di Adamo ed Eva. Ho capito però, quanta incoerenza e quanta ipocrisia ci sia in tutte quelle persone che si credono perfette.
Alessandra Lombardi