
Comprendo che l'alunno rimandato abbia il dovere di ripassare e prepararsi per gli esami delle materie in cui non ha brillato, ma chi ha dato ottimi profitti per tutto l'anno scolastico ha il diritto adesso di godersi l'estate e insieme a lui i genitori. È come se ognuno di noi andasse in ferie portandosi il lavoro dietro, qualcuno lo fa, ma diciamoci la verità, probabilmente ha obblighi e responsabilità diverse.
Infine voglio concludere invitando tutti ad una riflessione, insegnanti compresi. Non saranno le decine di libri che vengono assegnati da leggere come compiti per le vacanze ai nostri ragazzi, che risolveranno i problemi, gli unici beneficiari in questo caso saranno le librerie che dovranno venderli.
Questi ragazzi presto si troveranno a fare i conti con la disoccupazione e il lavoro precario, lasciamogli almeno adesso un po' di spensieratezza meritata, se non fosse altro per l'età che stanno vivendo.
Durante il lungo periodo di attesa per collocarsi in un lavoro, avranno tutto il tempo di leggere centinaia di libri e capire con più gioia, che leggere, istruirsi ed informasi, sono le basi non solo per crescere, ma per combattere questa società che di per sé ci vuole ignoranti.
Alessandra Lombardi